Bianco, rosso e nero. Opera 2013 Olio su tela, 95 x 123 cm., 2013
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Dopo l'Opera 2012, il desiderio di continuare a rappresentare ciò che accade nel mondo rimane forte e invariato, come invariate sono le difficoltà che le persone continuano ad affrontare quotidianamente. In questo quadro sono rappresentati gli avvenimenti più significativi dell'anno 2013. L'inizio rappresenta le meteoriti cadute sul suolo russo, che subito portano il pensiero a quella fine del mondo tanto temuta. La fine del mondo non è arrivata, ma il male, attraverso la morte, che colpisce alcuni stati come la Siria, non ha tregua, lasciandoci impotenti. Di fronte a tanto male e impotenza, Papa Benedetto XVI lascia il papato, sconvolgendo con la sua decisione l'umanità. Per i credenti, e forse anche per gli atei, la fine sembra davvero giunta. Siamo smarriti. La guerra in Siria porta con sè anche la minaccia di una terza guerra mondiale. Il nero, che è simbolo della terza guerra mondiale, svanisce con l'intervento del "nuovo Papa Francesco" e di Putin. Il rosso, colore del sangue, si attenua grazie alle trattative per portare la pace, ma non si ferma. Il bianco, colore della pace e della speranza, si intensifica e ci rende più fiduciosi, anche grazie a Papa Francesco che con le sue parole e con i fatti porta fiducia e rinnovamento.
In quest'opera, realizzata nell'arco temporale di 12 mesi, ciò che è maggiormente rappresentato è il conflitto siriano, da cui il nome Bianco, rosso e nero. Questi colori non rappresentano solo la bandiera siriana, ma simboleggiano: la morte, il sangue, la pace e la speranza. Pace e speranza per il mondo. Il quadro è composto da 80 telette dipinte ad olio. Esse sono disposte in linea ed ognuna riporta la data del giorno in cui l'evento si è verificato. La ricerca dell'immagine, come sempre, avviene attraverso il web per evitare di manipolare o alterare la notizia.
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